L’attività di ricerca del laboratorio del Prof. Stefano Fiorucci riguarda principalmente lo studio dei Recettori Nucleari (NRs) ed i meccanismi mediante cui regolano il metabolismo e l’infiammazione. In particolar modo gli studi sono mirati ai Recettori Nucleari espressi nell' apparato digerente e fegato, con particolare riferimento ai recettori attivati da acidi biliari: FXR (Farnesoid-X-Receptor), PXR (Pregnane-X-Receptor), recettore per la vitamina D (VDR), CAR ed ai PPARs (Peroxisome Proliferator-Activated Receptors) e sul ruolo che questi svolgono nell’insorgenza e nell’evoluzione di alcune patologie, quali le malattie croniche infiammatorie intestinali (IBD), il morbo di Crohn e malattie epatiche e dismetaboliche (NASH, colestasi).
BILE ACID ACTIVATE RECEPTOR E MALATTIE METABOLICHE I recetori attivati da acidi biliari sono sia recettori nucleari che G-protein coupled receptors. Il laboratorio è impegnato attivamente nella identificazione di nuovi ligandi per tali recettori da impiegare nel trattamento delle malattie metaboliche incluso il fegato grasso (NASH) e la sindrome metabolica. LA SCOPERTA DI NUOVI LIGANDI DEI RECETTORI NUCLEARI. Recentemente una delle principali attività svolte nel laboratorio del Prof. Stefano Fiorucci riguarda la scoperta e la caratterizzazione di nuovi ligandi per i Recettori Nucleari; tali studi sono condotti grazie ad una stretta collaborazione con la Prof.ssa Angela Zampella del Dipartimento di Chimica delle Sostanze Naturali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ad una prima fase, che consiste nell’isolamento di sostanze chimiche a partire da microorganismi marini, segue, lo studio e la valutazione delle caratteristiche di tali sostanze come ligandi dei NRs, mediante varie metodiche in vitro (saggi di trans-attivazione, rt-PCR, EMSA, ChIP) e studi in vivo, condotti su diversi ceppi murini. Numerosi articoli sono stati pubblicati negli ultimi due anni su importanti riviste scientifiche internazionali, tra cui vale la pena ricordare gli studi sui Plakilattoni (sostanze isolate dalla spugna marina Plakinastrella mamillaris) come ligandi di PPARγ, pubblicato nell’Agosto 2012 sulla rivista “Journal of Medicinal Chemistry” e recensito dalla rivista SciBX (Science-Business Exchange), e sul Theonellasterol (isolato dalla spugna Theonella swinhoei) e i suoi derivati come antagonisti di FXR (Journal of Medicinal Chemistry, 2011; Plos One, 2012; Marine Drugs, 2012).
MICROBIOTA INTESTINALE E PROBIOTICI. Lo studio del microbiota intestinale e dei probiotici, è considerato oggi un "hot topic" nel modo della ricerca biomedica. Molti, infatti, sono i gruppi di ricerca che si occupano di questo argomento e molte sono le scoperte venute alla luce negli ultimi anni, dimostrando la stretta simbiosi che l’uomo ha con il microbiota intestinale (acquisito sin dalla nascita) e quanto il microbiota sia essenziale per lo sviluppo, il metabolismo ed il corretto funzionamento del sistema immunitario (non solo intestinale) e metabolico dell' ospite. Sempre più evidenze dimostrano che la precoce colonizzazione da parte di specifici phyla batterici è importante per la salute dell’ospite; una dieta scorretta e l’assunzione di farmaci possono modificare il microbioma, favorendo la colonizzazione dell’intestino da parte di ceppi batterici “cattivi”, in grado di danneggiare la barriera intestinale e causare cambiamenti del metabolismo dell’ospite. Attualmente le ricerche sono indirizzate allo studio delle modificazioni del microbiota causate dal trattamento con diversi farmaci, mediante l’analisi del marker tassonomico batterico 16S rRNA.
RECETTORI NUCLEARI ED INFEZIONI VIRALI Le attività di ricerca sono indirizzate allo studio degli effetti dell’infezione da HIV ed HCV sull’espressione dei Recettori Nucleari (BMC Infectious Diseases, 2012; ), e gli effetti del trattamento con i farmaci usati nella terapia anti-retrovirale (quali Ritonavir e Maraviroc) sul metabolismo lipidico e l’insorgenza di aterosclerosi (Antiviral Therapy, 2012). Parallelamente sono in corso studi sulla proteina virale p17 (essenziale per la replicazione del virus HIV) finalizzato a sviluppare antagonisti della proteina e dei suoi recettori (Plos One, 2012).